giovedì 30 gennaio 2014

BEATO IL SOLE! BEATA LA LUNA!

BEATO IL SOLE! BEATA LA LUNA!



La Luna era da tempo diventata strana. Tutte le sue amiche Stelle se ne erano accorte, ma non sapevano proprio come poterla aiutare.

“ Uffa, sono stanca di tutto questo silenzio che mi circonda!” si lamentava la Luna mettendo il broncio.

“ Ma che cosa pretendi da noi? Cosa dovremo fare per farti stare allegra?” le chiedevano le Stelle preoccupate.

“ Non fate altro che brillare…State sempre zitte. Mi deprimete!” le rimproverò la Luna.

Le Stelle si guardarono le une con le altre con aria interrogativa e poi le risposero in coro:” Ma noi apparteniamo al mondo della notte, dove tutto è silenzio e serenità. Anche tu fai parte di questo mondo…”

La Luna fece spallucce e si chiuse nel silenzio. Guardò le Stelle che brillavano come diamanti e si chiese come non fossero stanche di stare sempre in silenzio, nell’oscurità della notte.

“ Ah, come vorrei essere il Sole! Lui sì, che si diverte! Sempre in allegria nel cielo del Giorno…Ah, beato lui!”

Le Nuvole della Notte che avevano ascoltato in silenzio lo sfogo della Luna, raccontarono l’accaduto alle Nuvole del Giorno, le quali a loro volta, lo raccontarono al Vento che, da buon chiacchierone, non riuscì a resistere alla tentazione di riferire tutto al Sole.

Il Sole rimase sorpreso dal racconto e alla fine disse:” Davvero la Luna dice questo di me? Dice che mi diverto tanto! Parla così, perché non può neanche immaginare quanto io sia stanco, non ne posso più di ascoltare tutti i rumori che mi circondano…Vorrei tanto essere io al suo posto, al buio nel magico silenzio della Notte!”

Le Nuvole del Giorno riferirono le parole del Sole alle Nuvole della Notte, le quali ne parlarono con il Vento che fece la spia alla Luna.

“ Davvero il Sole vorrebbe essere al mio posto? Questa sì, che è bella!” concluse la Luna incredula.

Per tutta la notte la Luna non chiuse occhio, pensò continuamente alle parole del Sole.

Anche il Sole, il giorno dopo, pensava e ripensava alle parole della Luna e si diceva che sarebbe stato bello scambiarsi i ruoli.

“ E’ da tanto che faccio il Sole! E’ ora che vado in vacanza!” disse con le Nuvole del Giorno.

Le Nuvole della Notte erano dispiaciute di vedere la Luna così triste e anche le Nuvole del Giorno si sentivano malinconiche , perché sapevano che il Sole era in crisi.

“ Vorrei tanto essere il Sole! Beato lui!” sospirava la Luna.

“ Vorrei tanto essere la Luna! Ah, beata lei!” sospirava il Sole.



Le Nuvole, allora, escogitarono un piano segreto: prima che calasse la sera, le Nuvole del Giorno, aiutate dal soffio potente del Vento, presero il Sole che stava calando dietro le montagne, se lo caricarono sulle spalle e si diressero verso la Luna che stava sorgendo.

“ Ma… tu sei…il Sole!” esclamò la Luna sbigottita.

“ Ciao Luna! Che piacere conoscerti! Sono qui da te per scongiurarti di fare il cambio.” rispose il Sole con aria implorante.

La Luna non poteva credere alle sue orecchie. Il suo sogno si stava avverando!?

“ Non chiedo di meglio!” gli rispose la Luna, felice come non mai.

In un batter d’occhio il Sole e la Luna uscirono dai loro abiti e si infilarono l’uno nella veste dell’altro.

Il Sole, con la sua forma rotonda e grassottella ebbe qualche problema ad entrare nella tunica della Luna, ma alla fine riuscì nell’impresa e il nuovo vestito, anche se parecchio attillato, gli andò a pennello.

La Luna si sentì meravigliosamente bene nell’ampio abito del Sole, si sedette sopra le Nuvole e, dimenticandosi perfino di salutare le sue amiche Stelle, partì felice per la sua nuova missione: fare il Sole.

“ Non ci ha nemmeno salutate! Addio amica nostra, sìì felice!” le augurarono le Stelle con gli occhi pieni di lacrime.



Nelle notti che seguirono la nuova Luna dormì profondamente. Anche le Stelle e le Nuvole della Notte riuscirono a riposare tranquillamente, non c’era più nessuno che voleva parlare continuamente interrompendo il sonno di tutti.

Ma accadde uno strano effetto: di notte faceva un gran caldo, le Stelle avevano capito subito che tutto quel calore proveniva dalla nuova Luna, che in verità era il Sole e pian piano si erano allontanate nel cielo.

Chi dalla Terra guardava il cielo, si trovava ad ammirare uno spettacolo veramente insolito: la Luna era completamente sola al centro del cielo, bella e maestosa, particolarmente luminosa e dorata, lontano da lei c’erano le Nuvole e tutte le Stelle.



La Luna nelle nuove vesti del Sole si trovò subito veramente bene nel cielo del Giorno.

Tutto intorno a lei era solo allegra confusione e non si annoiava mai, anzi chiacchierava sempre con tutti, ininterrottamente.

L’unica particolarità era che nonostante ci fosse il cielo azzurro e il Sole fosse splendente, i suoi raggi non erano caldi come al solito, anzi un’aria frizzante avvolgeva la il Cielo e la Terra.

Con il passare del tempo la situazione non migliorò: la notte era sempre molto calda e il giorno era sempre troppo fresco. Nessuno sulla Terra ci capiva più niente!

La nuova Luna, dopo aver riposato per tanti notti di seguito, ora si sentiva in piena forma con tanta voglia di chiacchierare con le Stelle, le quali però per il gran caldo se ne stavano lontane e volevano riposare nel silenzio della notte.

“ Ehi, dormite tutti? Chi parla con me? Solo due parole, per favore!” gridava la nuova Luna, ma invano.

“ Come sono infelice qua! Vorrei tanto ritornare a fare il Sole! Io sono nato per fare il Sole!” si disperava a squarciagola.



Anche il nuovo Sole, immerso nella luce del giorno, iniziava a dare segni di insofferenza. Finiti i primi momenti di gioia esplosiva e di chiacchiere a tutte le ore, adesso aveva soltanto voglia di dormire o almeno di schiacciare un sonnellino. Ma niente! Tutti lo chiamavano per nome! C’era anche chi si permetteva di fargli solletico e di tirargli i raggi! Chi addirittura gli gridava in faccia di fare più caldo.

Il nuovo Sole aprì a fatica gli occhi e sussurrò tristemente:” Che bello quando ero la Luna! Mi mancano tanto le mie silenziose amiche Stelle!”

Le Nuvole avevano ascoltato i lamenti del Sole e della Luna e si misero d’accordo per riportarli ai loro iniziali ruoli.

Le Nuvole si unirono e, spinte dal vento, presero il finto Sole, se lo caricarono sulle spalle e lo portarono dalla finta Luna. Senza neanche dirsi una parola, entrambi uscirono dai loro vestiti: il Sole ritornò dentro la sua comoda veste dorata e calda e la Luna si infilò nella fresca tunica argentea.

Ognuno ritornò al proprio posto senza mai più lamentarsi: il Sole con i suoi raggi riscaldò il Cielo e la Terra; la Luna fece ritornare il fresco durante la notte e tutte le Stelline la circondarono con affetto.

Da quel Giorno e da quella Notte, tutto l’Universo riprese a vivere felice e contento.





Alessandra Montali

Nessun commento:

Posta un commento